Scarpe rosse contro la violenza sulle donne
La ex Centrale Elettrica si tinge di rosso per dire basta alla violenza sulle donne.
L'assessorato alla Cultura e l'Istituzione San Michele danno vita all'iniziativa ispirandosi al lavoro dell'artista messicana Elina Chauvet nato per denunciare il rapimento e l'assassinio di centinaia di giovani donne nel suo Paese.
La ex Centrale Elettrica si tinge di rosso per dire basta alla violenza sulle donne.
L'assessorato alla Cultura e l'Istituzione San Michele danno vita all'iniziativa ispirandosi al lavoro dell'artista messicana Elina Chauvet nato per denunciare il rapimento e l'assassinio di centinaia di giovani donne nel suo Paese.
L'idea originaria dell'installazione era rappresentare l'assenza delle persone uccise (spesso i loro corpi non venivano ritrovati, o venivano riconosciuti solo attraverso alcuni oggetti personali: le scarpe, appunto) e denunciarne la morte violenta con l'uso preponderante del rosso, il colore del sangue.
Una forma di protesta che ovunque nel mondo è diventata un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.
Tutta la popolazione, le associazioni culturali e le scuole sono invitate ad aderire all'evento portando un paio di scarpe da donna, rosse, tinte di rosso o da tingere sul momento.
Scarpe rosse si snoderanno per formare una sorta di percorso per dire basta alla violenza sulle donne e per significare che 'più scarpe ci saranno, più forte sarà la voce della cittadinanza'.
La raccolta inizierà martedì 19 marzo presso i locali della biblioteca comunale dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.
Il progetto è inserito all'interno della mostra 'L'iDEA': una collettiva delle artiste sarde Maria Lai, Liliana Canu, Carlotta Usai, Grazie Sini, Maria Grazia Sussarellu, Paola Giuseppina Moretti, Silvia Pazzola e Sabine Rubatscher, che verrà inaugurata sabato 23 marzo alle 17.30.
Per informazioni si può contattare il numero 079781236
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